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25/11/2024 - ore 11.00

Teatro: Invincibili

Storie di atleti che non si sono arresi

Di e con Enzo Valeri Peruta
Collaborazione alla drammaturgia Silvia Briozzo
Musiche dal vivo Pierangelo Frugnoli
Età consigliata da 11 anni / tout public

Si può perdere ed essere grandissimi, così come vincere ed essere dimenticati. Lo sport, come la vita, è fatto di vittorie e di sconfitte, ma anche di molto altro. È fatto soprattutto di umanità e meraviglia. Essere un campione non significa soltanto conquistare una medaglia o battere
un record, ma dare tutti sé stessi per un ideale, spingersi oltre, lasciare un segno. A volte l’avversario è invisibile e subdolo come la discriminazione razziale, politica o sessuale. L’ottusità delle persone e dei sistemi sociali. Una malattia o un infortunio gravissimo, una crisi
interiore. I protagonisti di questi quattro racconti, con le loro scelte coraggiose e la loro capacità di lottare, ci mostrano come lo sport può dare un senso alla vita, esaltarla, addirittura salvarla. Può cambiare il mondo. Da Ottavio Bottecchia, campione al Tour de France degli anni ’20 poco
considerato in Italia per le sue idee politiche, a Katherine Switzer che corse la maratona di Boston quando ancora era vietata alle donne; da Eugenio Monti, che si distinse per la sua audacia nel bob ma passò alla storia per un gesto incredibile, sino ai nostri giorni, per rivivere l’odissea della nuotatrice siriana Yusra Mardini, costretta a fuggire affrontando il Mar Egeo. Uomini e donne che hanno vinto senza arrivare primi. Hanno trasceso la sfida sportiva e varcato un confine. A loro modo, invincibili.

LE PREMESSE - lo sport e la crescita
Dopo aver trattato i temi più svariati, la nostra attenzione si è rivolta allo sport, inteso non come attività fisica ma come esperienza di crescita e veicolo di principi fondamentali per lo sviluppo di un senso civico ed etico. Grazie allo sport, i bambini e gli adolescenti si possono relazionare
con i coetanei, condividere un obiettivo comune, imparare a rispettare le regole, gioire dei successi ed accettare le sconfitte. Praticare uno sport significa sottoporsi ad allenamenti costanti e quindi sviluppare lo spirito di sacrificio, rafforzare il carattere, accrescere l’autostima.
Gli sport si dividono in sport di squadra e individuali. I primi si caratterizzano per la ricerca di un risultato unico per tutti e a cui tutti devono partecipare per renderlo possibile, attivando comportamenti collaborativi e di rispetto dei ruoli. Negli sport individuali, invece, ognuno gareggia
per sé stesso e può così rendersi conto delle proprie possibilità e riflettere sui propri limiti. Spesso lo sport è anche il modo per esprimere le proprie emozioni, sentirsi liberi, scaricare le tensioni, creare relazioni, socializzare. 

LO SPETTACOLO - aspetti scenici e drammaturgici
Non vengono rappresentate solamente una sequenza di storie, ma vi è una costruzione drammaturgica che permette di fornire senso e spessore alla rappresentazione. La regista Silvia Briozzo, insieme a Enzo Valeri Peruta hanno deciso di partire da alcuni termini che sono alla base di questa ricerca e il cui significato è spesso sconosciuto o travisato. Le sei parole identificate vengono proiettate in sequenza su un telo bianco, che funge anche da fondale della scena, come un percorso che va in profondità nel tema generale dello sport fino ad arrivare al “cuore” della questione. I termini sono: sportivo – atleta – agonismo – gara – campione – invincibile. Per ognuno di questi viene data una breve definizione. L’ultima parola, “invincibile”, rappresenta quindi il senso dello spettacolo e indica non colui/colei che vince sempre, bensì che non viene vinto dalle sconfitte o dalle condizioni avverse, qualunque esse siano. Il telo, inoltre, essendo costituito da un tessuto molto leggero e semi-trasparente, permette di essere colorato da alcune barre luminose a led poste sul terreno, aiutando a definire le diverse situazioni. Lo spettacolo si chiude riprendendo il termine “invincibile” e proiettando sul telo le immagini dei quattro protagonisti di cui si è narrato.

Durata: ca. 60 minuti

Informazione & prenotazione:

Organizzatore: Teatro Stabile di Bolzano

LE PRENOTAZIONI SI CONSIDERANO TEMPORANEE FINO ALLA CONFERMA DEFINITIVA DA PARTE DELL’UFFICIO ORDINAMENTO E PROGETTUALITÀ SCOLASTICA

LE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO: devono prenotare entro il 19 febbraio per lo spettacolo del 2025

LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO: devono prenotare entro il 1 ottobre 2024, per gli spettacoli in visione nel 2024

TUTTE LE SCUOLE: devono prenotare entro il 9 dicembre per gli spettacoli in visione nel 2025

La prenotazione della classe va inviata all’Ufficio Progettualità Scolastica, tel. 0471 411420, e-mail: progettualitascolastica@provincia.it 

È possibile consultare il calendario, il programma degli spettacoli ed eventuali copioni sul sito dell’Intendenza scolastica:
https://www.provincia.bz.it/formazione-lingue/scuola-italiana/servizi-attivita/teatro.asp

Link: www.teatro-bolzano.it

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